Volantino distribuito all'assemblea ANM del 29.10.2009

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Piero Calamandrei ( in "Elogio dei giudici scritto da un avvocato") racconta di un miliardario che non riesce a fermare il processo contro suo figlio, che con l'auto ha sfracellato contro un muro un povero passante.
Al difensore il miliardario raccomanda ripetutamente di non guardare a spese, purché cessi lo «sconcio» del processo.
L'avvocato cerca di spiegargli che «la giustizia non è una merce in vendita» e che «quel giudice è una persona per bene.». Allora il miliardario salta su sdegnato: «ho capito. Lei non me lo vuol confessare: abbiamo avuto la sfortuna di cadere in mano di un giudice cripto comunista».
Crediamo che il quadro sia, finalmente, chiaro per tutti: il problema non sono le toghe rosse né i calzini azzurri ma le sentenze sgradite.
Firenze 29 ottobre 2009
Magistratura Democratica della Toscana